Parto da Palermo con lo zaino leggero e l’adrenalina alle stelle. La Sicilia non è solo mare e limoni – è molto di più. È un mix esplosivo di mito, storia, paesaggi pazzeschi e cibo che ti entra nell’anima.
La mia prima tappa? Segesta , con il suo tempio dorico perfettamente conservato… ma mai finito. Perché? Ancora oggi nessuno lo sa. Intorno, colline verdi e silenzio. Un posto che parla a chi sa ascoltare.
Proseguo verso Erice , borgo medievale avvolto da nebbia e mistero. Le strade in pietra, i balconi fioriti e i dolci tipici (come le genovesi al limone) ti fanno sentire catapultato in un’altra epoca. Dicono che qui ci siano le fate. Io ci credo.
E poi il re dell’isola: Monte Etna . Salgo fino ai crateri con una guida locale, tra colate laviche e panorami mozzafiato. Lassù capisci una cosa: la terra è viva, respira e ogni tanto si fa sentire.
A Piazza Armerina , scoprono i mosaici di Villa Romana del Casale , patrimonio UNESCO. Chilometri di tessere colorate che raccontano la vita quotidiana dei romani. Uno spettacolo antico, ma ancora incredibilmente vivo.
Nel cuore barocco di Ragusa Ibla , mi fermo a cena. Mangio un cannolo che sembra inventato in paradiso e un arancino alla norma . In Sicilia, ogni boccone è una storia.
Se cerchi un posto dove mito e realtà si mescolano, vai in Sicilia. Non te ne pentirai. Anzi, tornerai. Prima o poi.